venerdì 12 novembre 2010

Vita Nuova (Dante)

Appartenente alla produzione giovanile e composta tra il 1292 e il 1294, la Vita Nuova è composta da venticinque sonetti, una ballata, quattro canzoni e una stanza (breve composizine tipica del Duecento); ciascun componimento è preceduto e seguito da una parte in prosa, in cui l'autore spiega i motivi dei suoi versi, il loro contenuto e la singola struttura metrica. Il titolo è stato inteso come vita giovanile o come vita rinnovata dall'amore, comunque al centro dell'opera è l'amore per Beatrice.

LE TEMATICHE: L'opera narra la storia di quest'amore giovanile mai concretizzatosi e per questo tanto più sublime. La donna amata morirà giovanissima e il dolore del poeta sarà grande. Solo attraverso l'esaltazione della donna come mezzo di comunicazione tra Dio e l'uomo egli troverà la pace dello spirito. La Vita Nuova diventa così preludio alla Commedia, dove Beatrice diventerà guida affinchè Dante possa giungere alla salvezza, assolvendo al ruolo di donna-angelo. Di seguito riporto alcuni versi di uno dei sonetti più esplicativi della concezione della donna tracciata da Dante e gli stilnovisti, intitolato Tanto gentile e tanto onesta pare.

Tanto gentile e tanto onesta pare

la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.

LO STILE: il valore poetico dei versi contenuti nella Vita Nuova è innegabile e, specialmente nei sonetti più famosi, la poesia si eleva a vette altissime, grazie alla capacità del poeta di coniugare precisi artifici stilistici e profonde convinzioni spirituali. Anche le parti in prosa risentono dell'atmosfera quasi irreale e immateriale in cui si snoda la vicenda umana e spirituale di Dante, dando vita a pagine dal tono solenne e profondo, che rimangono tra le più belle della prosa medievale.

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