martedì 31 agosto 2010

I primi artisti

Dall'ultimo periodo del paleolitico ci sono arrivati complessi artistici comprendenti a volte decine o centinaia di pitture. Esse rappresentano per lo più animali.
Colpisce il grande realismo: dopo oltre 10.000 anni bisonti, cavalli e mammut sembrano balzare vivi dalla roccia. Queste opere presentano aspetti di grande valore artistico:
  • il sapiente uso dei colori;
  • l'attenzione alle forme e alle proporzioni;
  • l'abilità nel suscitare con pochi tratti il senso del movimento.
Non sono scarabocchi improvvisati di un "selvaggio". Questi disegni sono il frutto di una tecnica sviluppata nel corso di intere generazioni, e trasmessa attraverso un lungo apprendistato.
Pensa che quando furono scoperte, le pitture della grotta di Altamira, in Spagna (a destra), furono ritenute dei falsi: non si credeva che uomini "primitivi" fossero capaci di tanto!
La Sala dei Tori nelle grotte di Lascaux, in Francia (in basso).



domenica 29 agosto 2010

L'origine dell'arte

35.000 anni fa la tecnica della lavorazione degli oggetti era molto sviluppata e gli uomini costruivano vari tipi di attrezzi in pietra.
Gli archeologi hanno trovato anche manufatti costruiti con altri materiali come l'osso, l'avorio, il corno: punteruoli, aghi, pettini ecc.
La forma di questi oggetti non risponde più soltanto alle necessità dell'uso, ma esprime un certo gusto artistico. Vediamo decorazioni a intaglio, che a volte rappresentano in modo stilizzato degli animali.
Vi sono anche perline e altri oggetti decorativi.
In varie aree compare una vera arte. In molte caverne europee si sono trovate pitture risalenti a un periodo ch va da 25.000 a 10.000 anni fa. Proprio perchè è incisa o dipinta sulla roccia ques'arte viene detta rupestre.
In queste pitture sono rappresentati gli animali con cui l'uomo divideva il dominio del territorio: bisonti, cervi, mammut ecc.
Spesso queste opere venivano realizzate sul fondo delle caverne buie e difficilmente accessibili. Non sappiamo il perchè di questa scelta. Forse questi disegni servivano per qualche rito magico-religioso che non conosciamo.
Altre opere, per lo più piccole statuette, rappresentano invece fugure umane, solitamente femminili.
Il progresso della vita spirituale è segnato anche dal fatto che le sepolture diventano sempre più frequenti. Troviamo segni di un preciso rituale:
  • i morti sono sepolti con ornamenti in osso e madreperla;
  • spesso sono ricoperti in ocra, un minerale di colore rosso, che forse simboleggiava la vita;
  • l'analisi del terreno ha fatto ritrovare in certi casi grandi quantità di pollini, segno che i mmorti eran ricoperti di fiori.

venerdì 27 agosto 2010

L'Homo sapiens sapiens

L'evoluzione dell'animale "uomo" si avvia alla conclusione.
Le prime tracce dell'uomo moderno (cioè quello attuale) si trovano in Medio Oriente e risalgono a circa 100.000 anni fa. Gli studiosi hanno chiamato questo tipo di uomo Homo sapiens sapiens.
Egli si affiancò poco alla volta all'Uomo di Neandertal. A partire da circa 35.000 anni fa rimase l'unico padrone della Terra.
In quell'epoca l'ambiente naturale era moto diverso da quello attuale.Il clima del nostro pianeta era cambiato molte volte nel passato. Vi sono state epoche più calde di oggi, e periodi molto più freddi: le cosiddette glaciazioni. l'ultima grande glaciazione durò, con brevi interruzioni, da 80.000 a 10.000 anni a.C. A quei tempi la Scandinavia e l'arco alpino erano coperti da uno strato di ghiacci permanenti.
Nel resto dell'Europa dominava la tundra: una vasta pianura, gelata per molti mesi dell'anno, con pochi bassi arbusti. Invece regioni attualmente aride e desertiche, come il Nordafrica, erano coperte di pascoli e foreste.
Enormi masse d'acqua erano accumulate nei ghiacciai. Per questo il livbello del mare si era abbassato, creando un passaggio fra l'Asia e l'America.
Circa 30.000 anni fa alcuni uomini percorsero a piedi questa striscia di terra, occupando un nuovo continente. Erano gli antenati dei cosiddetti indiani d'America.

La vita spirituale

Poco meno di 100.000 anni fa cominciano a comparire altri tipi di documenti. I resti umani, che prima erano abbandonati là dove si trovavano, ora mostrano segni di una vera e propria sepoltura.
Si tratta di una pratica che non soddisfa un bisogno immediato: non serve cioè a nustrirsi o a ripararsi dal freddo. Infatti nessun animale la conosce. Essa esprime una certa forma di rispetto verso il defunto. L'uomo comincia a elaborare un nuovo tipo di pensiero, rivolto a interessi superiori qualcosa che potremmo riconoscere come una forma di spiritualità.

lunedì 23 agosto 2010

L'Homo sapiens

400.000 anni fa si estinse l'Homo erectus e comparvero le prime tracce di una nuova specie umana: l'Homo sapiens ("sapiente").
L'Homo sapiens costruiva strumenti in pietra che gli permettevano un maggior dominio sulla natura. Egli non si nutriva più solo con i frutti spontanei. Riusciva a cacciare animali, anche più grandi di lui: cervi, bisonti, mammut (una specie di grande elefante pelato).
Un particolare tipo di Homo sapiens che popolò l'Europa a partire da 130.000 anni fa, viene chiamato anche Uomo di Neandertal, dal nome della località tedesca dove sono stati trovati i primi resti.
L'Uomo di Neandertal aveva una corparatura molto robusta, le spalle larghe e muscolose, la fronte bassa; aveva un cervello molto sviluppato, più grande del nostro. Si estinse circa 35.000 anni fa.

L'Homo erectus e il dominio del fuoco

Una nuova specie di uomo comparve 1.800.000 anni fa: l'Homo erectus ("eretto"). Il suo cervello all'inizio aveva un volume di 800 cm3, ma ma dopo un milione di anni raggiunse i 1200 cm3.
Circa 1.000.000 di anni fa l'Homo erectus, partendo dall'Africa, cominciò ad occupare Europa e Asia, adattandosi a diversi ambienti e climi.
Questa diffusione dell'uomo fu certamente favorita da una nuova conquista: l'uso del fuoco. I resti ritrovati dagli archeologi, infatti, dimostrano che l'Homo erectus imparò a usare il fuoco almeno 450.000 anni fa.
Il dominio del fuoco migliorò moltissimo la condizione dei nostri antenati:
  • consentì di disporre di cibo cotto, più tenero e digeribile;
  • permise di proteggersi dal freddo; così gli uomini potereno abitare anche territori che avevano un clima meno caldo di quello africano;
  • consentì di illuminare durante la notte e di tenere lontane le bestie.

Il dominio del fuoco comportò anche qualche problema per i primi uomini. Il fuoco ha bisogno di cura e sorveglianza: è necessario evitare che si spenga; bisogna provvedere a raccogliere della legna per accenderlo.

E' probabile, dunque, che gli uomini si siano dovuti organizzare per sfruttare la nuova conquista: qualcuno, per esempio, si sarà specializzato nel governo del fuoco o nella cottura del cibo.

domenica 22 agosto 2010

Il paleolitico

Con l'Homo habilis e i suoi strumenti, dunque, inizia la parte più antica della preistoria: il paleolitico.
E' un periodo estremamente lungo, nel quale si sviluppa la maggior parte della vicenda umana.
I primi strumenti sono realizzati dall'Homo habilis con una tecnica molto semplice. Egli tiene fermo un sasso con una mano, mentre con l'altra lo colpisce utilizzando una pietra più dura. In questo modo spezza il sasso e ottiene un bordo tagliente. Talvolta, egli ricava degli strumenti anche attraverso la scheggiatura di ossa.
Questi strumenti sono i primi documenti storici, i primi oggetti che ci permettono di ricostruire la vita dei nostri antenati. Per esempio, ci hanno fatto capire che l'Homo habilis non era un cacciatore. Tra i suoi strumenti, infatti, non si trovano armi che potessero servire a cacciare. Gli strumenti dell'Homo habilis servono soprattutto per tagliare. Al limite, per tagliare la carne degli animali già morti.

L'età della pietra

Tra i resti che gli archeologi hanno ritrovato, gli strumenti di lavoro hanno un particolare interesse. Si tratta quasi sempre di oggeti in pietra. per questo la preistoria è stata anche detta età della pietra.
Gli storici hanno diviso l'età della pietra in tre periodi:

  1. il paleolìtico ("antica età della pietra" deriva dal greco palàios, "antico" e lìthos, "pietra"): da 2 milioni e mezzo a 12000 anni fa;

  2. il mesolìtico ("media età della pietra" dal greco mésos, "medio"): da 12000 a 10000 anni fa.

  3. il neolìtico ("nuova età della pietra" dal greco néos, "nuovo"): da 10000 a 5000 anni fa.

Come suggeriscono i nomi, i tre periodi sono stati individuati sulla base dei diversi modi di lavorare la pietra.

I primi uomini

Il più lontano antenato dell'uomo di cui abbiamo notizia è l'Austrolopiteco (scimmia del Sud).
Esso comparve nelle savane dell'Africa orientale 4 milioni e mezzo di anni fa: si è estinto (cioè scomparso) un milione di anni fa.
L'Austrolopiteco camminava già eretto, ma aveva ancora un cervello piuttosto piccolo: 450 cm3.
I primi uomini risalgono a 2 milioni e mezzo di anni fa. Anch'essi sono vissuti in Africa.
Che cosa ci fa dire che si tratta di uomini e non di bestie?

Le bestie sono dominate dall'istinto naturale. L'uomo invece è capace di modificare il comportamento in base ai propri bisogni. In particolare è capace di produrre strumenti che gli consentono di garantirsi migliori condizioni di vita.
Il primo segno dell'intelligenza umana, dunque, è la capacità di produrre strumenti di lavoro. Proprio per questo il primo uomo è stato definito Homo habilis: cioè uomo abile, capace di costruire.
L'Homo habilis aveva un cervello di circa 600 cm3. Si è estinto un milione di anni fa.

sabato 21 agosto 2010

La preistoria

La prima fase della vicenda umana si chiama preistoria (cioè prima della storia). Durante questo periodo l'uomo non conosce l'uso della scrittura.

E' una fase lunghissima:
  • inizia 2 milioni e mezzo di anni fa;

  • termina con l'invenzione della scrittura; in Medio Oriente quest'avvenimento è accaduto circa 5000 anni fa.

Come facciamo ad avere notizie sulla preistoria se mancano documenti scritti?

Lo storico si fa aiutare dall'archeologia, la scienza che studia il passato a partire dai resti materiali che sono arrivati fino a noi.

Si tratta di oggetti di varia natura, come:

  • resti di edifici e abitazioni;

  • strumenti di lavoro;

  • opere d'arte.

Col passare dei secoli, i resti vengono sepolti: dalla polvere portata dal vento, dalla terra spostata dagli uomini o dalle frame ...



Perciò l'archeologo deve scavare per portare alla luce quel che rimane del passato.



La comparsa dell'uomo sulla Terra

La comparsa dell'uomo sulla Terra è avvenuta circa 2 milioni e mezzo di anni fa. Anche l'uomo si è sviluppato a partire da specie animali precedenti attraverso un lungo processo di evoluzione.
Il gorilla e lo scimpanzè sono molti simili all'uomo. Secondo gli scienziati ciò significa che queste scimmie e l'uomo discendono da uno stesso progenitore.
Chi fosse questo antenato resta per ora un mistero. sappiamo, però, che da questo antenato sono derivate due famiglie di animali: quella delle grandi scimmie (i pòngidi) e quella degli omìnidi, cui appartiene l'uomo.
Gli ominidi sono caratterizzati da:
  • la postura (o posizione) eretta;
  • il cervello più grande (nell'uomo attuale è di 1400 cm3);
  • la mano capace di movimenti complessi e operazioni delicate.

L'origine della vita


La vita è comparsa sulla Terra 3 miliardi di anni fa. I primi esseri viventi si svilupparono nell'acqua: si trattava di organismi semplicissimi, come i batteri e le alghe.

Ancora oggi possiamo osservare i resti di organismi viventi che risalgono a milioni di anni fa! Questi resti, infatti, si sono pietrificati e sono rimasti impressi nella roccia. Si chiamano fossili. In genere si tratta di resti pietrificati di foglie, pezzi di legno, ossa, denti ecc.
La scienza che studia i fossili si chiama paleontologia (studio di esseri viventi antichi).
Dopo i batteri e le alghe, si formarono sulla Terra organismi più complessi: gli scienziati chiamano questo processo evoluzione.
Così comparvero i pesci, gli anfibi, i rettili, sino ad arrivare ai mammiferi e, tra questi, l'uomo.

L'origine della Terra


Noi non sappiamo, con sicurezza quando e come sia nato l'universo. la scienza e la storia non hanno ancora dato una risposta. Alcune religioni, come il cristianesimo e l'ebraismo, sostengono che l'universo è stato creato da Dio.

Seconda la più nota tra le teorie scientifiche, tutto ebbe inizio circa 15 miliardi di anni fa, con una grande esplosione chiamata Bib Bang, cioè "grande esplosione". Una massa di materiale primordiale esplose dando origine all'universo, formato da stelle e da corpi celesti in continua espansione.

Circa 5 miliardi di anni fa, una nuvola di gas e polveri che ruotava nello spazio incominciò a raffeddarsi e a diventare solida. Si formarono così il sole, la Terra e i pianeti.

in origine la Terra era una sfera infuocata. Raffreddandosi, si formò sulla sua superficie uno strato di rocce: la crosta terrestre. Nacquero così i continenti, si formarono i mari e le montagne.

Queste informazoni le dobbiamo soprattutto alla geologia, la scienza che studia le rocce, i minerali e il formarsi della Terra.