Una svolta decisiva nella storia delle istituzioni culturli del Medioevo si verifica nel XII secolo con la nascita delle università. Esse traggono origine dall'esperienza degli studia urbani (in Italia i più importanti sono quelli di Bologna e Salerno, in Francia le scuole di Parigi) che tra il XII e il XIII secolo definiscono giuridicamente il proprio carattere di istituzioni pubbliche, costituendo organismi di livello superiore, gli studia generalia.
Oltre alle università di Bologna e Parigi, le più celebri e frequentate, si ricordano quelle di Padova (sorta nel 1222 al seguito di una secessione dall'Università bolognese) e di Napoli (fondata nel 1224 dall'imperatore Federico II).
Le università (il nome deriva da universitas magistrorum et scholarium, cioè totalità dei maestri e degli studenti, organizzati in corporazioni che ottengono particolari benefici giuridici ed economici dalle città), completano la preparazione superiore attraverso l'insegnamento della teologia, del diritto, della medicina, delle arti liberali e concedono la licenza di insegnamento, cioè la laurea: di fatto, organizzano i quadri professionali necessari al nuovo sviluppo della civiltà.
Oltre alle università di Bologna e Parigi, le più celebri e frequentate, si ricordano quelle di Padova (sorta nel 1222 al seguito di una secessione dall'Università bolognese) e di Napoli (fondata nel 1224 dall'imperatore Federico II).
Le università (il nome deriva da universitas magistrorum et scholarium, cioè totalità dei maestri e degli studenti, organizzati in corporazioni che ottengono particolari benefici giuridici ed economici dalle città), completano la preparazione superiore attraverso l'insegnamento della teologia, del diritto, della medicina, delle arti liberali e concedono la licenza di insegnamento, cioè la laurea: di fatto, organizzano i quadri professionali necessari al nuovo sviluppo della civiltà.
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